giovedì 21 maggio 2015

Elenco Classifiche Gran Fondo



 Ottima raccolta di tutti i risultati delle gran Fondo, divisi per anno di partecipazione

Cliccando sul link che segue verrete indirizzati alla pagina ufficiale, da dove potrete scegliere l'anno e la GF della quale visionare i risultati.

mercoledì 13 maggio 2015

Windows Server 2003 va in pensione: migliaia di aziende a rischio hacker










Le organizzazioni che non riescono a migrare a una nuova versione possono fare affidamento su Trend Micro, che continuerà a garantire il supporto.

Milano, 13 Maggio 2015 – Conto alla rovescia per quello che potrebbe essere un altro giorno funesto per la sicurezza. Martedì 14 luglio Microsoft smetterà di supportare Windows Server 2003. Questo significa che non saranno più disponibili aggiornamenti e patch, compresi quelli relativi alla sicurezza, con conseguente perdita di conformità per i data center su cui verrà eseguito questo sistema operativo, ancora attivo su oltre 2,7 milioni di server in tutta Europa.

È molto probabile che sin da subito inizieranno i tentativi cyber criminali di sfruttare falle del sistema che non saranno più coperte e le aziende, per evitare qualsiasi genere di rischio, dovrebbero cercare di tutelarsi al più presto. Un’opzione consigliata è ovviamente quella di migrare a una versione più recente di Windows Server, ma le aziende che non dovessero riuscire a farsi trovare pronte per la data del 14 luglio possono fare affidamento su Trend Micro, leader globale nella sicurezza per il cloud.

Trend Micro, infatti, continuerà a garantire il supporto e la protezione per Windows Server 2003 oltre il 14 luglio, attraverso la sua soluzione Deep Security. Trend Micro Deep Security è una piattaforma integrata di nuova generazione per la protezione completa dei data center dinamici che comprendono server fisici, virtuali e in-the-cloud, nonché desktop virtuali. Progettata per difendere il data center dalle violazioni dei dati e dalle interruzioni delle attività, Trend Micro Deep Security è la prima e unica piattaforma di sicurezza agentless che aiuta a semplificare la gestione della sicurezza, accelerare il ritorno degli investimenti IT e assicurare la conformità alle normative.

“Abbiamo già supportato i nostri clienti in seguito alla fine dell’assistenza a Windows Server 2000 e Windows XP e grazie a Deep Security le aziende possono pianificare con maggiore calma il passaggio a Windows Server 2012, Azure o altre piattaforme, proteggendo allo stesso tempo i sistemi critici” Ha affermato Gastone Nencini, Country Manager Trend Micro Italia. “Negli ultimi mesi abbiamo visto l’importanza di mantenere i sistemi sempre aggiornati. Vulnerabilità come Shellshock e Heartbleed hanno la capacità di minare severamente gli sforzi compiuti per la sicurezza e di mettere a rischio i dati sensibili. Per questo assicurarsi una protezione sempre aggiornata è un’attività prioritaria per i responsabili IT”.


Fonte: Comunicato stampa


 










giovedì 7 maggio 2015

Quanto può valere una password: per gli utenti internet 70 euro






Una ricerca Trend Micro svela che Il 56% degli utenti sarebbe disposto a offrire alle aziende le proprie informazioni, se fossero ricompensate

Milano, 7 Maggio 2015 – I consumatori vogliono privacy, ma non adottano particolari accorgimenti per proteggersi. Questo è quanto emerge dall’ultimo studio Trend Micro, leader globale nella sicurezza per il cloud, realizzato in collaborazione con Ponemon Institute. La ricerca, intitolata “Privacy e sicurezza in una vita connessa” rivela che solo il 44% dei consumatori crede che i benefici dell’Internet of Things (IoT) giustifichino le preoccupazioni che riguardano la privacy, mentre il 75% del campione ritiene di non avere alcun controllo sulle proprie informazioni personali. La ricerca mette a confronto anche la percezione che i consumatori hanno della privacy e il valore riconosciuto ai dati personali.

Un dato sorprendente rivela che la maggior parte dei consumatori, il 56%, sarebbe disposta a offrire alle aziende le proprie informazioni come genere, nome, abitudini di consumo e addirittura stato di salute e credenziali di log in, se fossero ricompensate. Nel caso in cui fosse richiesto, gli utenti metterebbero anche delle etichette con i prezzi alle loro informazioni personali, con costi che variano da 2,66€ a 69,55€

Dalla ricerca emerge che il costo medio percepito per un’informazione personale è di 17,98€


Questo il valore medio che i consumatori attribuiscono ai propri dati:

  • Password – 69,55€
  • Condizioni di salute – 54,87€
  • Informazioni bancarie – 33€
  • Cronologia degli acquisti – 18,90€
  • Dati di localizzazione – 14,77€
  • Indirizzo di residenza – 11,84€
  • Foto e video – 11,19€
  • Stato civile – 7,62€
  • Numero di telefono – 5,46€
  • Sesso – 2,66€


I dati principali emersi dallo studio



  • Il 47% degli intervistati afferma che le preoccupazioni relative alla privacy e alla sicurezza delle proprie informazioni personali sono cresciute negli ultimi 5 anni       Solo il 44% crede che i benefici dell’Internet of Things (IoT) superino le preoccupazioni che riguardano la privacy.
  • Il 75% ritiene di avere poco controllo sulle proprie informazioni.
  • L’80% è molto preoccupato sulla sicurezza dei propri dati personali custoditi negli smartphone e il 74% teme per le proprie informazioni personali sui social media.
  • Il 46% non adotta protezioni o accorgimenti particolari per tenere al sicuro le proprie informazioni.
  • Il 61% ha capito che i dati hanno un valore per le aziende.
  • Il 56% sarebbe disposto a offrire alle aziende le proprie informazioni, se fossero ricompensate.
     


“I dati dimostrano che i consumatori sono preoccupati in tema di privacy e sicurezza, ma allo stesso tempo non comprendono a pieno il loro ruolo”. Ha affermato Raimund Genes, CTO, Trend Micro. “Anche chi si ritiene sensibile al tema della privacy non adotta particolari accorgimenti per proteggere le proprie informazioni. Questo potrebbe essere attribuito a un sentimento di impotenza o a una generale mancanza di consapevolezza. È necessaria una maggiore attenzione nella protezione della privacy e nella propria sicurezza e fortunatamente esistono svariati strumenti che possono supportare gli utenti in questo”.


Metodologia della ricerca

La ricerca ha coinvolto 1.903 consumatori in Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Giappone, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.



La ricerca completa è disponibile a questo link


Fonte: comunicato stampa 

 

sabato 2 maggio 2015

Il 1 maggio in quel di Foiano della chiana si è disputata la 5º gara per la SS Grosseto Cycling Team


 COPPA CIRCOLO ARCI RENZINO di Km. 60 alla media di 37,113 Km/h

Alla partenza della competizione si è presentata una folta schiera di partecipanti circa 112, ma le difficoltà della gara hanno fatto una grande selezione, infatti sulla linea del traguardo sono arrivati in 50 con ben 62 ritirati.


Intervista a"Leonardo Aposti" uno dei partecipanti alla competizione:

È stata una gara dura soprattutto sullo strappo di 500 metri che è stato affrontato per ben 3 volte e ogni volta sempre più forte. Io sono arrivato da una settimana complicatissima a causa di un infortunio alla mano sinistra che mi ha costretto a saltare tutti gli allenamenti, però le gambe hanno retto bene permettendomi di fare una bellissima gara. Anche il mio compagno di squadra Francesco Menichetti ha fatto una grandissima gara nonostante alcuni problemi fisici durante la prova. I nostri piazzamenti cono stati: per lui 24° ė per me 25°, soprattutto da sottolineare la  grandissima collaborazione di squadra. Avanti così in ogni gara si impara sempre qualcosa di nuovo.

Un grazie va a tutta la nostra società e soprattutto al nostro Ds Matteo Marchi che ci segue negli allenamenti e ci da preziosi consigli prima della gara.